giovedì 14 agosto 2025

Montecastelli Pisano: un Borgo Unito contro le Centrali Sperimentali che Minacciano il Suo Futuro

Due centrali sperimentali per un piccolo borgo

Montecastelli Pisano e la sua gente hanno affrontato con pazienza e impegno (anche economico) anni di contrasto ai progetti di costruzione di centrali geotermiche a sistema binario chiuso in prossimità del paese.

Fin dalle prime fasi della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per la centrale pilota denominata Castelnuovo e di quella regionale denominata Qualtra la scelta del comitato Montecastelli Viva, è stata quella di rivolgersi alle istituzioni rispettando le regole di un procedimento che prevedono la partecipazione di tutti i soggetti interessati in un ambito di critica costruttiva e non ideologica.

Tutto il lavoro che è stato fatto per motivare il nostro dissenso è confluito in perizie ed osservazioni critiche coordinate anche dalla consulenza dell avvocato Michele Greco, che sono state a suo tempo depositate agli atti della commissione di VIA della Regione e del Ministero.

Dal momento che entrambe le procedure si sono concluse con un parere favorevole alla realizzazione dei due progetti, sarebbe stato possibile ricorrere al TAR per avere ragione di tutte le numerose incongruenze e sottovalutazioni che, a nostro avviso, sono presenti nel lavoro delle commissioni tecniche.

Durante questa prima lunghissima fase abbiamo avuto il sostegno del nostro sindaco Alberto Ferrini, mentre di fronte alla possibilità di ricorso al TAR questo sostegno è venuto meno senza valide ragioni.

Anche nell’ultimo incontro avvenuto con il Sindaco lunedì 11 agosto in presenza di alcuni membri della giunta e di un gruppo di concittadini, abbiamo riscontrato un certo disinteresse, anche se non è stata esclusa la possibilità di impugnare i due (attesi) decreti finali.

Purtroppo dobbiamo tenere conto di aver ormai perduto una fondamentale occasione  (insieme a soldi e energie) a causa di questo cambiamento nell’ atteggiamento della nostra amministrazione.

Adesso ci apprestiamo ad affrontare una terza fase di controllo su come si svolgeranno i prossimi passi da parte sia delle amministrazioni che della ditta proponente il progetto per la realizzazione di quella che continuiamo a considerare una minaccia per le nostre vite e le nostre attività.

Due centrali altamente sperimentali che non vogliamo perché:

  1. ⁠sono state localizzate nell’unica area che il nostro Comune aveva destinato allo sviluppo di un’economia agricola e turistica, investendo ed incentivando i cittadini ad investire in opere di valorizzazione paesaggistica; 
  2.  Le centrali sono sperimentali a tutti gli effetti e non sono prevedibili i possibili danni correlati (nessuno ha mai realizzato nel mondo il circuito binario chiuso con fluidi ad alta concentrazione di gas incondensabili!). Dunque, di nuovo, la scelta di localizzarle in prossimità di un borgo appare se non altro sconsiderata; 
  3. Verosimilmente, potrebbero compromettere in modo irrimediabile la risorsa idrica del territorio
  4. Sono proposte da società con scarse capacità finanziarie.

lunedì 4 agosto 2025

Due centrali, zero ascolto: la battaglia di Montecastelli continua

Domenica 3 agosto alle 17:30 nei locali dell’associazione“il Botteghino“ di Montecastelli Pisano si è tenuta una pubblica assemblea nella quale il comitato “Montecastelli Viva“ ha informato i presenti dello stato di avanzamento cui sono giunti i due progetti di centrale geotermica previsti nell’area di Montecastelli.

Nello specifico, si è riferito circa il progetto pilota ministeriale denominato “Castelnuovo“ (nel cui territorio di concessione si trova tutto il borgo) il quale, autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nonostante il parere negativo dei Ministero della Cultura, ha ottenuto l’intesa della regione Toscana lo scorso 7 luglio, dopo due conferenze di servizio in cui l’amministrazione comunale di Castelnuovo Val di Cecina non ho opposto alcun impedimento alla realizzazione dell’opera, salvo poi inviare, allo scadere dei tempi e su insistenza del Comitato, un parere politico (inutile) avverso. Per questa centrale si attende dunque il decreto ministeriale (tecnicamente impugnabile) che potrà concretamente far procedere la società alla realizzazione del cantiere. 

La notizia risulta in forte contrasto con quanto successo per la centrale pilota “Lucignano”, che è stata bloccata grazie al ricorso fatto dal Comune di Radicondoli ma anche dalla Regione Toscana che in quel caso, ma non nel nostro, ha negato l’intesa col ministero, come se non si trattasse sostanzialmente dello stesso tipo di geotermia nello stesso tipo di territorio!

Poco diversa è la situazione per il progetto di concessione regionale, denominato “Qualtra”, e previsto in un’area immediatamente adiacente a quella del progetto ministeriale. Tale progetto, per quanto non definito sulla carta “pilota“ risulta equiparabile all’altro e prevede una produzione doppia (10 MW). In questo caso si attende la conclusione delle conferenze di servizio.

Le preoccupazioni e dubbi del comitato Montecastelli Viva persistono e trovano ancora condivisione tra quanti abitano e lavorano nell’area di Montecastelli Pisano, tanto che l’assemblea è stata anche l’occasione per progettare una nuova fase di attività di informazione e controllo su quanto accadrà nei prossimi mesi sul territorio.