Due centrali sperimentali per un piccolo borgo
Montecastelli Pisano e la sua gente hanno affrontato con pazienza e impegno (anche economico) anni di contrasto ai progetti di costruzione di centrali geotermiche a sistema binario chiuso in prossimità del paese.
Fin dalle prime fasi della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per la centrale pilota denominata Castelnuovo e di quella regionale denominata Qualtra la scelta del comitato Montecastelli Viva, è stata quella di rivolgersi alle istituzioni rispettando le regole di un procedimento che prevedono la partecipazione di tutti i soggetti interessati in un ambito di critica costruttiva e non ideologica.
Tutto il lavoro che è stato fatto per motivare il nostro dissenso è confluito in perizie ed osservazioni critiche coordinate anche dalla consulenza dell avvocato Michele Greco, che sono state a suo tempo depositate agli atti della commissione di VIA della Regione e del Ministero.
Dal momento che entrambe le procedure si sono concluse con un parere favorevole alla realizzazione dei due progetti, sarebbe stato possibile ricorrere al TAR per avere ragione di tutte le numerose incongruenze e sottovalutazioni che, a nostro avviso, sono presenti nel lavoro delle commissioni tecniche.
Durante questa prima lunghissima fase abbiamo avuto il sostegno del nostro sindaco Alberto Ferrini, mentre di fronte alla possibilità di ricorso al TAR questo sostegno è venuto meno senza valide ragioni.
Anche nell’ultimo incontro avvenuto con il Sindaco lunedì 11 agosto in presenza di alcuni membri della giunta e di un gruppo di concittadini, abbiamo riscontrato un certo disinteresse, anche se non è stata esclusa la possibilità di impugnare i due (attesi) decreti finali.
Purtroppo dobbiamo tenere conto di aver ormai perduto una fondamentale occasione (insieme a soldi e energie) a causa di questo cambiamento nell’ atteggiamento della nostra amministrazione.
Adesso ci apprestiamo ad affrontare una terza fase di controllo su come si svolgeranno i prossimi passi da parte sia delle amministrazioni che della ditta proponente il progetto per la realizzazione di quella che continuiamo a considerare una minaccia per le nostre vite e le nostre attività.
Due centrali altamente sperimentali che non vogliamo perché:
- sono state localizzate nell’unica area che il nostro Comune aveva destinato allo sviluppo di un’economia agricola e turistica, investendo ed incentivando i cittadini ad investire in opere di valorizzazione paesaggistica;
- Le centrali sono sperimentali a tutti gli effetti e non sono prevedibili i possibili danni correlati (nessuno ha mai realizzato nel mondo il circuito binario chiuso con fluidi ad alta concentrazione di gas incondensabili!). Dunque, di nuovo, la scelta di localizzarle in prossimità di un borgo appare se non altro sconsiderata;
- Verosimilmente, potrebbero compromettere in modo irrimediabile la risorsa idrica del territorio;
- Sono proposte da società con scarse capacità finanziarie.
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