mercoledì 30 dicembre 2015

Geotermia: progetto centrale pilota Castelnuovo a Montecastelli Pisano

progetto centrale pilota Castelnuovo
Si rende noto che il progetto per la centrale pilota denominato Castelnuovo è stato pubblicato sul sito del ministero dell'ambiente in data 17 dicembre, cosa che è stata possibile solo perché la società proponente ha richiesto di andare in deroga al termine del 26 ottobre per la presentazione del medesimo progetto. Entro il 15 febbraio 2016 sarà nostra cura presentare le opportune osservazioni presso il ministero e lo faremo secondo le modalità già attuate per la concessione regionale.
Si apre dunque un'altra fase di lavoro intensa che cercheremo di portare avanti con la determinazione di chi ha un attaccamento straordinario per questa terra.
Per chiarezza di informazioni alleghiamo un'immagine che presenta nel suo complesso la centrale sperimentale attualmente in fase di valutazione di impatto ambientale.
Inutile aggiungere commenti sulla sua continuità territoriale alla concessione regionale e sulla sua prossimità al borgo di Montecastelli .

domenica 29 novembre 2015

Assemblea promotori Comitato Montecastelli Viva - 29 Novembre 2015

Il giorno domenica 29 novembre, nei locali del ristorante "L'orto del prete" di Montecastelli Pisano- Castelnuovo Val di Cecina, ha avuto luogo l'assemblea dei promotori del comitato Montecastelli Viva. In tale occasione i membri del consiglio direttivo hanno avuto modo di comunicare ai presenti quanto è stato da loro realizzato negli ultimi mesi e in particolare hanno riferito circa lo stato dell'arte dei due progetti di ricerca geotermica che insistono sull'area montecastellina. È stato così spiegato che la Regione Toscana ha recentemente richiesto numerose correzioni e integrazioni al progetto presentato dalla società Magma e denominato Mensano.
Così, qualora la società riesca a presentare il progetto debitamente corretto nei tempi stabiliti, il comitato valuterà l'ipotesi di doversi far carico carico della formulazione di eventuali, ulteriori e opportune osservazioni. Si informa anche che il Ministero per lo Sviluppo Economico ha nel frattempo accolto la richiesta della società Toscogeo di sospendere qualsiasi termine di consegna per la presentazione del progetto denominato Castelnuovo, che avrebbe dovuto essere consegnato entro lo scorso 26 ottobre. A tali comunicazioni ha fatto seguito un dibattito spontaneo tra i presenti in sala. Il comitato ha concluso la seduta caldeggiando l'iscrizione dei promotori anche per l'anno 2016 e invitando gli intervenuti a fermarsi al buffet allestito nei medesimì locali.

lunedì 23 novembre 2015

Progetto Mensano: nuovo incontro con Regione Toscana 19 Novembre 2015

Giovedì 19 novembre, presso la sede del Consiglio regionale toscano (Firenze, via Cavour 4) si è svolto un incontro tra il consigliere Leonardo Marras, capogruppo PD per la Toscana, e alcuni rappresentanti del comitato "Montecastelli viva".
I membri del comitato hanno:
  • illustrato l'attuale assetto socio-economico dell'area; 
  • sottolineato come l'amministrazione comunale abbia, conformemente al proprio piano urbanistico, espresso parere tecnico negativo al progetto di Magma;
  • ma anche paventato l'eventualità che ciò non sia utile a fermare per sempre un radicale cambiamento di indirizzo del territorio
Il consigliere, pur confermando la centralità della geotermia nei piani energetici della politica a vario livello, ha dichiarato l'imminenza di norme più stringenti e oculate per i progetti di ricerca e coltivazione di risorsa geotermica; norme che non potranno non tenere conto del recente PIT, delle volontà del territorio e di una comprovata affidabilità delle società proponenti.
Pertanto la realizzazione del progetto MENSANO rimane dunque, allo stato attuale, atto amministrativo in corso, anche se tecnicamente condizionato dalla possibilità che la società proponente riesca o meno ad adempiere alle richieste (oggettivamente significative) di integrazioni e chiarimenti recentemente formulate dal Settore Via della Regione Toscana
La sensazione è quella che la politica sia stata stimolata ad una riflessione più attenta sugli effetti che un'affrettata incentivazione alla ricerca geotermica potrebbe comportare. È innegabile che ciò sia motivo di cauto ottimismo. L'argomento trattato è stato ovviamente il futuro dell'area montecastellina in relazione alle prospettive di sfruttamento geotermico in Toscana.

lunedì 19 ottobre 2015

Geotermia: maggior peso per le amministrazioni locali ma la Centrale Pilota CASTELNUOVO va avanti

Durante le passate settimane l’iter burocratico della procedura di VIA del progetto “Mensano” per la realizzazione dei pozzi esplorativi Men1 e Men2 da parte della società Magma Energy è ripreso a seguito della scadenza della moratoria predisposta dalla Regione Toscana.
In questo contesto, stanno arrivando presso l’ufficio VIA della Regione i pareri richiesti ai vari enti coinvolti nel progetto. Alcuni di questi sono positivi (cioè non rilevano motivi di non fattibilità del progetto), mentre altri sono negativi. Tra i pareri negativi, segnaliamo quello dell’Amministrazione Comunale che rileva come questo progetto risulti “non conforme, ed opposto, alle previsioni  delle Norme Tecniche di Attuazione al Regolamento Urbanistico Comunale vigente.
L’acquisizione dei pareri è tuttora in corso.
Nel frattempo il Comitato ha incontrato vari esponenti politici, sia della maggioranza che dell’opposizione, cercando di sensibilizzare tutte le forze verso una attenta valutazione della situazione del nostro territorio.
Qualche giorno fa è stata approvata dalla Giunta Regionale una risoluzione, promossa da alcuni Consiglieri di maggioranza, che prevede di conferire un maggiore peso al parere espresso dalle amministrazioni locali in tema di realizzazione di progetti a forte impatto.  Questo provvedimento va nella direzione di far sì che le popolazioni residenti in aree in cui si vogliano realizzare progetti di forte impatto abbiano maggiore possibilità di far prevalere le proprie ragioni. Questo in un quadro normativo (vigente) che prevede fortissime penalizzazioni per le popolazioni residenti nelle aree di interesse pubblico. Non esiste infatti al momento alcun modo in cui i cittadini e le proprietà private siano tutelati rispetto a progetti che, certe volte, risultano assolutamente fantasiosi ma con gravi conseguenze.
Dobbiamo tenere presente che questo rimane un provvedimento Regionale, che quindi ha validità sui progetti e concessioni Regionali. Per ciò che riguarda invece il livello nazionale, un progetto di complessiva regolamentazione e revisione dei criteri di selezione dei progetti e concessioni è attualmente in corso di elaborazione da parte di commissioni governative ed associazioni di cittadini. Da questo processo, dovrebbe scaturire un documento contenente delle linee guida in materia di geotermia da seguire per la futura assegnazione di concessioni e realizzazione di impianti. La materia è estremamente complessa, le implicazioni e le ricadute sui cittadini sono notevoli  e contrastanti e la materia è nel complesso molto difficile da regolamentare in modo equilibrato. Per questi motivi i documenti tardano ad essere completati, ma siamo fiduciosi che si addiverrà ad una soluzione.
Detto questo, l’altro progetto che incombe su di noi, Centrale Pilota “CASTELNUOVO”, non ha per il momento subito rallentamenti ed è verosimile che possa entrare in procedura di VIA in qualsiasi momento.
Il Comitato sta monitorando costantemente la situazione e mantenendo contatti sia con la politica che con le altre organizzazioni di cittadini coinvolte nei progetti nell’ottica di una complessiva rivalutazione dei  progetti da parte del Ministero.

lunedì 12 ottobre 2015

Montecastelli incontra Antonio Mazzeo: la risoluzione regionale sui permessi geotermici

Antonio Mazzeo
Una rappresentanza della popolazione di Montecastelli Pisano coordinata dal Comitato Montecastelli Viva Onlus ha incontrato presso i locali della sezione PD di Volterra il Consigliere Regionale Antonio Mazzeo per sottoporgli la situazione dei permessi di ricerca geotermica che insistono sull'area, fonte di grande preoccupazione per la popolazione residente. Durante l'incontro, che si è svolto in un clima di reciproco ascolto e cooperazione, sono stati affrontanti i seguenti aspetti:
-      l’esigenza di procedure stringenti per valutare la compatibilità di impianti geotermici in territori con una ricchezza paesaggistica come Montecastelli Pisano;

-      l'importanza delle volontà e delle istanze locali nelle scelte concernenti progetti a forte impatto territoriale;

-      l'urgenza di una regolamentazione più moderna sulla materia geotermica per una maggiore tutela delle popolazioni residenti e dei legittimi interessi.

Al termine dell'incontro il consigliere Mazzeo ha esposto le linee contenute nella risoluzione che è stata presentata in consiglio regionale ed approvata nel corso della seduta di mercoledì, con la quale si stabilisce la necessità di coniugare le politiche di sviluppo in materia di geotermia alla tutela ambientale e del territorio e viene previsto che la pianificazione avvenga in sinergia con i Sindaci e le amministrazioni locali, a cui spetta un ruolo centrale nell'individuare al meglio la compatibilità degli interventi.

mercoledì 16 settembre 2015

Incontro con Regione Toscana su sfruttamento geotermico media entalpia

 Martedì 15 settembre presso la sede del Consiglio regionale toscano (Firenze, via Cavour 4) si è svolto un incontro sui temi della media entalpia e sulle prospettive di sfruttamento geotermico in Toscana. Il consigliere Giacomo Giannarelli del Movimento 5 Stelle si è confrontato, alla presenza del geologo Mauro Chessa, con alcuni rappresentanti del comitato "Montecastelli viva"e del comitato "Difensori della Toscana". L'incontro sì è svolto in un clima di collaborazione e reciproco ascolto: da una parte la politica, dall'altra le ragioni di una popolazione minacciata da scelt incomprensibili se non in un'ottica puramente speculativa. L'impegno reciprocamente preso è stato di continuare e, se possibile, intensificare l'azione di controllo sugli atti e di mantenere viva l'attenzione su un tema così difficile da gestire e facile da manipolare a fini propagandistici. La speranza di noi tutti è che il Consiglio regionale legiferi quanto prima in modo che le ragioni della popolazione possano prevalere su quelle della speculazione finanziaria. Con questa prospettiva il Comitato continuerà nella sua opera di comunicazione alle diverse parti politiche delle proprie posizioni.

domenica 23 agosto 2015

giovedì 30 luglio 2015

Attenzione: il 26 agosto scade la moratoria regionale sulla Geotermia in Toscana

Si ricorda che a breve scadono i termini della moratoria che ha momentaneamente interrotto l'iter della procedura di VIA (Valutazione di impatto ambientale) delle diverse richieste di permessi di ricerca presentate in Regione. Questa moratoria avrebbe dovuto permettere alla Regione Toscana di garantire la sostenibilità ambientale e socioeconomica dei territori interessati dai permessi di ricerca, tra cui il nostro (progetto MENSANO). A tale scopo la medesima amministrazione avrebbe dovuto anche stabilire il numero massimo di pozzi esplorativi e i criteri per la loro corretta distribuzione sul territorio.  Al momento non è dato sapere se questi propositi sono diventati una concreta realtà; quello che sappiamo è che allo scadere della moratoria inizierà la valutazione della commissione tecnica del settore VIA, al termine della quale sapremo se il "progetto MENSANO", così com'è, potrà procedere o meno.



L'attenzione del Comitato rimane alta non solo su questo fronte, ma anche sull'altro, ovvero quello della concessione ministeriale che, con l'eventuale approvazione del progetto Castelnuovo, potrebbe permettere la realizzazione di una centrale pilota in un'area prossima all'abitato di Montecastelli. Tale progetto risulta ad oggi approvato con riserva (http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/dettaglio.asp?cod=588&numerofasi=4 ).



domenica 28 giugno 2015

Montecastelli Pisano: tour tra musica, paesaggio, arte e prodotti tipici

Visita alla Rocca Sillana
Sabato 27 giugno a Montecastelli Pisano, su iniziativa del Comitato Montecastelli Viva, una serie di iniziative hanno animato le vie del paese e la campagna circostante.
È stata l'occasione per parlare di paesaggio con l'intervento di Paolo Gennai (storico e direttore dei Musei della Valdelsa fiorentina) presso l'auditorium della Compagnia, intervento conclusosi con un apprezzato commento musicale di Philipp Bonhoeffer.
La situazione meteorologica ha reso particolarmente piacevole gustare in compagnia prodotti a km zero prima di partire alla scoperta del territorio: alcuni lo hanno fatto in bici, altri a piedi spingendosi fino alla spettacolare Rocca Sillana.
Un ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito alla buona riuscita di un evento che ha nuovamente dimostrato per quanti motivi valga la pena proteggere quest'angolo di Toscana.

Auditorium della Compagnia
Scarica il volantino: Sabato 27 Giugno 2015 una giornata dedicata a Montecastelli Pisano ed al suo paesaggio: visita guidata, tour in bicicletta, pranzo a buffet.

venerdì 26 giugno 2015

Incontro Montecastelli Viva con assessore autrice del piano paesaggistico regione Toscana

Incotro con Montecastelli Viva per piano paesaggistico regione toscana
 Lo scorso 16 giugno una piccola rappresentanza del Consiglio Direttivo del Comitato MONTECASTELLI VIVA ha incontrato l'assessore regionale uscente Anna Marson nei suoi uffici di Firenze.
L'incontro è stata l'occasione non solo di presentarsi all'autrice politica di un testo tanto importante come quello del Piano Paesaggistico Regionale (approvato lo scorso marzo e contenente strumenti significativi di tutela del paesaggio) ma anche di conoscere i nomi e i volti di funzionari regionali che potrebbero diventare interlocutori significativi e necessari per le azioni future del Comitato.

venerdì 29 maggio 2015

Camera dei deputati: dodici criteri per la nuova Geotermia in Toscana

Gli ultimi mesi di mobilitazione soprattutto in toscana contro uno sfruttamento selvaggio della risorsa geotermica hanno portato qualche risultato. Uno di questi risultati è la seguente risoluzione che è il frutto del lavoro delle commissioni della camera dei deputati.
Si tratta di un punto di partenza su un percorso che sarà ancora lungo e pieno di pericoli.
Ma senza dubbio significa che l'attenzione della politica,  (almeno una parte di essa, quella che segue i percorsi istituzionali) si è spostata sulla questione geotermia, una questione che è rimasta per troppo tempo nell'ombra.
Camera deputati decide il futuro della geotermia

I 12 punti della risoluzione parlamentare sulla Geotermia 

Di seguito si riportano integralmente i dodici criteri che le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati hanno indicato al Governo (1), impegnandolo nei prossimi sei mesi:

1.-ad avviare le procedure di zonazione del territorio italiano, per le varie tipologie di impianti geotermici, identificando le aree potenzialmente sfruttabili in coerenza anche con le previsioni degli orientamenti europei relativamente all’utilizzo della risorsa geotermica, e in linea con la strategia energetica nazionale;

2.-ad emanare, entro sei mesi, « linee guida » a cura dei Ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, che individuino nell’ambito delle aree idonee di cui al punto precedente anche i criteri generali di valutazione, finalizzati allo sfruttamento in sicurezza della risorsa, tenendo conto delle implicazioni che l’attività geotermica comporta relativamente al bilancio idrologico complessivo, al rischio di inquinamento delle falde, alla qualità dell’aria, all’induzione di micro sismicità;

3.-a rilasciare, a seguito dell’emanazione delle linee guida, tutte le autorizzazioni per i progetti di impianti geotermici, comprese quelle relative ai procedimenti in corso, nel rispetto delle prescrizioni ivi previste;

4-a far sì che, nella valutazione di impatto ambientale (Via), si tenga conto in particolare delle implicazioni che l’attività geotermica comporta relativamente al rischio di inquinamento delle falde, alla qualità dell’aria, all’induzione di micro sismicità;

5-ad assumere iniziative volte a ridurre i tempi procedimentali per le autorizzazioni, al fine di consentire lo sviluppo delle attività finalizzate all’utilizzo di nuove tecnologie per lo sfruttamento della risorsa geotermica, ad esclusivo onere finanziario dei privati, per poter riportare il settore a competere nel mondo come leader dell’energia rinnovabile;

6-a favorire lo sviluppo e la diffusione della geotermia a bassa entalpia, ossia ad impianti che sfruttano il calore a piccole profondità, per l’importante contributo che può dare alla riduzione del fabbisogno energetico del patrimonio edilizio italiano;

7-ad assumere iniziative per rivedere gli attuali meccanismi incentivanti garantiti al geotermico, in quanto fonte rinnovabile, al fine di sostenere maggiormente quelle a minore impatto ambientale;

8-ad assumere iniziative dirette ad armonizzare i diversi regimi di incentivazione attualmente vigenti per gli impianti geotermici pilota e quelli ad autorizzazione regionale utilizzanti le stesse tecnologie;

9-ad assumere iniziative per inserire nella regolamentazione, con opportune penali, l’obbligo della sigillatura del pozzo atta ad evitare la possibilità di scambio di fluidi tra falde idriche diverse e l’obbligo di evitare il depauperamento della risorsa idrica di falda e di superficie sia in termini quantitativi che qualitativi;

10-ad assumere iniziative dirette a subordinare il rilascio delle autorizzazioni alla stipula di una polizza fidejussoria a garanzia di eventuali danni all’ambiente, alla salute pubblica e alle attività produttive circostanti;

11-a prevedere nella fase prerealizzativa un pieno coinvolgimento delle amministrazioni e delle popolazioni locali nel processo decisionale favorendo l’eventuale applicazione del principio di precauzione;

12-ad assumere iniziative normative affinché per gli impianti già a regime e per quelli che eventualmente verranno realizzati sia previsto (pena la sospensione della concessione) un sistema di controlli ambientali effettuati dalla competente Agenzia Regionale per la protezione ambientale, a spese del concessionario, volti a verificare (pena la sospensione della concessione) che le attività geotermiche non incidano sul chimismo delle acque destinate al consumo umano rispettando i requisiti del decreto legislativo n. 31 del 2001, che le altre matrici ambientali non risultino contaminate e che la micro sismicità non aumenti significativamente, prevedendo anche che i risultati dei controlli e dei monitoraggi supplementari, da realizzare secondo le linee guida emanate dal Ministero dello sviluppo economico, siano divulgati al pubblico tempestivamente dall’acquisizione per il tramite dei siti Internet del gestore, dell’autorità d’ambito e dell’agenzia ambientale competente per quel territorio.



Resoconto parlamentare "Risoluzione su Geotermia – testo approvato dalle commissioni VIII e X Camera dei Deputati nella seduta del 15.04.2015" disponibile sul sito ufficiale della camera dei deputati: http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/bollettini/pdf/2015/04/15/leg.17.bol0425.data20150415.com0810.pdf

lunedì 25 maggio 2015

Castelnuovo Val di Cecina: un territorio dalle molte risorse - Intervento comitato Montecastelli Viva

Sabato 23 Maggio si è svolto un incontro pubblico informativo: "Castelnuovo Val di Cecina: un territorio dalle molte risorse. Quali prospettive?"

futuro territorio ambiente castelnuovo e montecastelli pisano

 Qui di seguito è riportato il testo dell'intervento del nostro comitato Montecastelli Viva Onlus:

"Il mio intervento si limiterà, nel fare un appello alla riflessione senza vene polemiche, a chiarire due cose:
1. la situazione attuale di Montecastelli Pisano
2. e, contestualmente, le posizioni e il modo di operare del comitato Montecastelli Viva.
Mi preme sottolineare l'avverbio 'contestualmente', perché in realtà parlare delle posizioni del comitato equivale proprio a chiarire la situazione in cui si trova Montecastelli P, chi vi vive, chi vi ha investito e chi semplicemente lo ama. Sapete bene che Montecastelli è spesso definita un'isola nel territorio amministrato dal Comune di Castelnuovo, e questo per la sua particolare posizione di non continuità territoriale con il Comune che la amministra; una mancata continuità territoriale che forse ha contribuito, sicuramente insieme ad altre concause, a segnare per quell'abitato un percorso diverso nella storia recente. Di questa particolare situazione nessuno di noi è direttamente o pienamente responsabile, nessuno può attribuirsene merito o demerito; ci rimane solo da constatarla e prenderne atto e in questo atto di constatazione non c'è ASSOLUTAMENTE nessun giudizio di qualità.
Anzi, proprio la capacità di riconoscere la diversità e la complementarità delle diverse risorse presenti nel comune di Castelnuovo potrà darci il senso della ricchezza di tutta l'area e permetterci di considerare questa pluralità di risorse come interesse comune da difendere.
Del resto, la necessità di difendere questa varietà di risorse presenti sul territorio non è certo stata un'intuizione del comitato (appena nato), se, com'è vero, esiste un articolo (il 49) del regolamento urbanistico di questo comune, che riconosce a Montecastelli la vocazione agricola e turistica come caratteristica propria del territorio. Sicuramente chi ha voluto e approvato quell'articolo, lo ha fatto perché ha constatato una situazione tale per cui non si poteva non riconoscere come reali quelle vocazioni e, anzi, ha ritenuto opportuno proteggerle e conservarle trasformandole in regola.
Certo qualcuno potrebbe dire che un regolamento urbanistico non ha gran valore giuridico, ma sicuramente il fatto che esista è dimostrazione di una diffusa e condivisa percezione del territorio, che potrà essere giuridicamente debole, ma moralmente rispettabile, perché nasce proprio là dove il rapporto con il territorio è vissuto. Il nostro comitato ha messo proprio quell'art 49 (ovvero la difesa di una vocazione del territorio) come primo scopo del proprio operato, nella lucida consapevolezza di trovarsi in un'area tanto vocata alla geotermia da dover segnalare con un intervento normativo l'unico e piccolissimo lembo di terra che dovrebbe mantenere in vita altre attività e vocazioni economiche. Molti tra quanti frequentano a vario titolo Montecastelli non hanno fatto altro che seguire naturalmente quella vocazione che appariva tutelata anche dalle amministrazioni, se non addirittura incentivata dalle stesse. Tutto questo ha fatto sì che quanti, in una certa fase, hanno provato a sopravvivere all'apparente 'arretratezza' di Montecastelli, quelli che sono stati solo occasionali vacanzieri o figure di passaggio sul territorio, ad un certo punto si siano poi trasformati in veri investitori, che hanno creato, gradualmente e forse non sempre con una progettualità chiara, un'economia alternativa a quella che non aveva coinvolto l'isola di Montecastelli. Qualcuno ha cominciato a comprare piccoli o grandi immobili, in paese o in campagna, che sembravano destinati all'abbandono; li ha ristrutturati con l'attenzione che solo chi ama un posto sa prestare; li ha rimessi in piedi nel rispetto della storia del luogo garantendo a buona parte dell'abitato una coerenza architettonica che colpisce chi lo visita per la prima volta. C'è poi chi ha osato investimenti più grandi recuperando colture in modo sistematico ed esteso (ed ecco allora il vino Igp Montecastelli, le certificazioni di prodotti biologici) e unendo a quella vocazione tradizionale la nuova: quella dell'ospitalità turistica. Alcuni ci hanno fatto notare che una parte di quei capitali provenivano dal lavoro in Enel, ma è fin troppo facile ribattere che comunque chi ha investito ha scelto ( per forza di cose) un'area diversa da quella direttamente interessata dalla geotermia e proprio in virtù di questo. Tanto per dimostrare ancora quanto sia strategico permettere la coesistenza di attività diverse su uno stesso territorio: qualora ci sia stata la presenza della garanzia di un posto in Enel a permettere l'esistenza di capitali è stata la sopravvivenza di un'area incontaminata che ha fatto scegliere dove e come investire. E così i capitali sono rimasti sul territorio! E il territorio ne ha attratti altri ancora! Alcuni infatti, ancora hanno scoperto questa zona così incontaminata ed hanno lasciato città grandi, ricche di servizi, ma a loro avviso caotiche, per rifugiarsi in questo pezzetto di Toscana, dove la loro presenza garantisce il recupero della terra coltivata, ma anche la regimazione delle acque, il controllo del territorio (quello tanto invocato quando arrivano le notizie di dissesti idrogeologici!). Tutte operazioni queste che comunque implicano necessariamente forza lavoro del posto (muratori, agricoltori, manutentori e addetti a specifici servizi...) Sono stato così recuperati ettari ed ettari di terreno, decine di immobili. ...e qui il mercato immobiliare incredibilmente non è crollato. Grazie a investimenti privati, si sono avviati progetti di rilancio culturale della zona che molte amministrazioni comunali sognano: la sala della musica, la liuteria, il convegno (imminente) dei medici di Harward... Tutto questo però ha senso in quel contesto paesaggistico, architettonico, urbanistico. Può continuare ad averlo se conserveremo pensiero strategico sufficiente per capire che il verde e il silenzio producono ricchezza. Solo qualche numero, oltre alle parole: 300 posti letto nei dintorni di un insediamento che conta un centinaio di abitanti stanziali; 10.000 presenze giornaliere annue di turisti (questo numero risulta dalla somma delle presenze censite ogni giorno per un anno intero). E se quello che possiamo citare non sembra così considerevole, sarebbe utile e sensato valutare a quale piccola superficie tutte queste attività ( cioè imprese) si riferiscono! La zona cui ci  riferiamo è tanto piccola che ci conosciamo tutti e forse è per questo che per noi è estremamente chiaro, è fin troppo evidente quanta energia umana vi sia stata riversata e quale valore abbia raggiunto (E non si tratta solo di valore affettivo!) Il tentativo che cerchiamo di mettere in atto, quello di tutela di questa realtà, non nasce da posizioniideologiche contro chi fa impresa nella geotermia, ma piuttosto dal desiderio di affermare emergere una certa visione d'insieme di un territorio che sicuramente presenta la risorsa geotermica, ma non solo quella. A questo si aggiunga e anche il desiderio da parte nostra di affermare il principio secondo cui prima di tutto il territorio è di chi ci vive, di chi lo ha scelto come spazio di vita; e chi decide di quel territorio non può non tenere conto di questo.Sappiamo perfettamente quanti capitali siano messi in gioco nel momento in cui si decide di fare una ricerca di risorsa geotermica, ma allo stesso tempo siamo più che consapevoli di quanti soldi vi siano già stati spesi. E mi riferisco anche ai soldi pubblici, cioè a tutti quelli investiti ultimamente per rispettare la bellezza del borgo Pensate solo al teleriscaldamento completamente interrato e domandiamoci perché li' è stato fatto in quel modo. Pensate al rinnovato allestimento del locale museo dedicato alla Civiltà Contadina (perché qui quello dedicato alla geotermia sarebbe stato fuori luogo ! Ed è molto significativo invece, a Larderello) Che senso avrebbe ora prendere decisioni che sono diametralmente opposte a tutte quelle che hanno portato ad un così grande investimento di risorse! Ci sarebbe solo un caso in cui un cambiamento di indirizzo così grande potrebbe avere senso: il caso in cui questi nuovi investimenti portassero, anche a costo di molto sacrificio ambientale, dei vantaggi enormi e diffusi sul territorio, ma soprattutto condivisida buona parte di chi ci vive Ci dovrebbero essere vantaggi evidenti, apprezzabili e utili a tal punto da giustificare il danno, anche solo parziale, di quello che fino ad ora abbiamo costruito. Vantaggi così grandi da ritenere non strategica (mentre i fatti ad oggi dimostrano il contrario) la strada intrapresa fino ad ora. Questo è il motivo per cui abbiamo fin da subito sentito il bisogno di capire che cosa potrebbe implicare la realizzazione dei due progetti che interessano quei pochi chilometri quadrati. E questo atteggiamento di dubbio davanti all'industrializzazione che avanza proprio in un contesto come quello appena descritto, non può che essere naturale. Come non potrebbe esserlo? Deve per forza sorgere qualche dubbio, proprio qui: Siamo in 'Toscana'! Un toponimo che all'estero conoscono prima di quello riferibile a molte città, proprio per il valore del suo territorio. Se non riusciamo qui a fare una riflessione su questioni di questo tipo, vuol dire che la bellezza di questa terra e la possibilità, storicamente dimostrata, di trasformarla in prodotto da vendere non ci hanno ancora insegnato niente. Detto questo, quando le notizie relative ai due progetti di ricerca di risorsa geotermica (Mensano, Castelnuovo....) sono arrivate ci hanno trovato davvero impreparati. Era un'eventualità che nessuno di noi ormai si aspettava....perché chi ha scelto di investire lo ha fatto in funzione della marginalità ormai innegabile di Montecastelli rispetto all'industrializzazione e alla modernità. Ha visto in quell'essere stato escluso da certe opportunità economiche, il motivo per cui poteva, allora e davvero, valere la pena investire in qualcos'altro che non fosse attività industriale. Questa è storia, non è personale interpretazione.... Le nostre domande immediate davanti ai progetti sono state: • di che cosa si tratta realmente in termini di produttività in rapporto all'impatto ambientale. (Intendendo per impatto non solo quello delle emissioni in atmosfera, ma l'impatto acustico e il consumo di territorio) Se anche fosse l'optimum come soluzione impiantisca, perché ora? Quanto valgono questi progetti rispetto a quanto vale, quanto è costato quello che abbiamo ora su territorio? Lo stupore davanti al rischio di nuovi impianti non è certo inferiore a quello che si prova nel constatare che cosa è fiorito a Montecastelli! In entrambi i casi c'è da dire "non sembra possibile!!!!!" CONCLUSIONE: Se il dato meramente economico è per molti quello più rilevante, allora consideriamo che un cambiamento di indirizzo della politica territoriale in questo momento implicherebbe il sacrificio di investimenti ed energie già spesi. Prima di vanificare tutto ciò ci vorrebbe almeno la certezza, scientifica e dimostrata, di un enorme, condivisibile e diffuso vantaggio, per di più godibile sul lunghissimo periodo. Superficiali manifestazioni di intenti non sono sufficienti a convincerci."

Concerto inaugurale 2015 Sala della Musica a Montecastelli Pisano

A Montecastelli può succedere... 

Inaugurazione sala della musica di Montecastelli 
Martedì 30 Marzo 2015 - Montecastelli Pisano - Via Maggio
Mozart Quintetto per archi Do maggiore KV 515
Schubert Quintetto "La Trota" La Maggiore D667
Violini: Maya Iwabuchi, Philipp Bonhoeffer
Viole: Veronika Hagen, Silvia Hagen
Violoncelli: Clemens Hagen, Julia Hagen
Contrabbasso: Roberto di Ronza
Pianoforte: Cosmin Boeru 

Altro video pubblicato da Federico Gelli sulla sala della Musica di Montecastelli  

Hanno parlato dell'inaugurazione Repubblica e QuinewsVolterra

giovedì 21 maggio 2015

Ecco come 880 persone fermano le trivelle americane

Davide batte Golia, vediamo cosa è successo a Bomba in provincia di Chieti dove 880 anime sono riuscite a fermare le trivelle americane:


Cosa può fare un paesino così piccolo di fronte ad un colosso americano del petrolio, in affari dal 1916 e che nel 2008 aveva registrato 1,65 miliardi di profitti?

La risposta è: tanto. Guidati dal Dott. Massimo Colonna, di professione chimico, i residenti si sono riuniti nel “Comitato Gestione Partecipata del Territorio” e non si sono più fermati. E se uno pensa che questo sia uno dei tanti comitatini di tanto fumo e niente arrosto si sbaglia di grosso. Questo è stato un comitato che ha prodotto testi intelligenti, che ha dibattuto i petrolieri, che ha convinto i  politici ad agire, che si è letto le carte, ha rifatto i conti dei petrolieri, e che spesso ne sapeva di più dei petrolieri stessi. A ogni occasione hanno fatto vedere alla Forest Oil di che stoffa erano fatti.

Ad un certo punto, esasperati, quelli della Forest Oil hanno mandato i loro rappresentanti a cercare di placare gli animi, un volo da Denver a Bomba a promettere benessere e profumi, ma nessuno gli ha creduto. Gli 880 residenti di Bomba hanno dato alla Forest Oil quello che loro stessi hanno definito il peggior benvenuto nella loro intera storia corporativa di novant’anni.

Ci sono stati tanti episodi in questa storia di Bomba vs. Forest Oil, a volte ci siamo quasi disperati, altre volte sembrava di avere la vittoria in tasca, ma in questi quasi sei anni, tutti abbiamo fatto la nostra piccola parte senza mai arrenderci. I balconi pieni di lenzuola No Forest Oil, la signora Filomena di un metro e mezzo che con la sua vuvuzuela le cantava a Giorgio Mazzenga della Forest Oil Italia, metà Abruzzo a mandare osservazioni di contrarietà, i bambini della maestra Assunta di Florio a scrivere ai ministri, gli eredi dello scrittore americano John Fante a scrivere ai politici, il Comitato e il Wwf a leggersi le carte, a spiegare a quelli della regione i pericoli della situazione, e a controbattere ai petrolieri parola per parola, e un po’ anche io dall’altro lato dell’oceano con testi e a scovare comunicati agli investitori dove pure la Forest Oil diceva che non era proprio tutt’a posto con la geologia di Bomba.

I petrolieri di Denver sapevano di essere quanto meno in ritardo sul loro programma di marcia. E così, nel 2012 hanno dovuto annunciare ai loro investitori dalle pagine del Wall Street Journal la perdita di 35 milioni di dollari di affari. La causa? Bomba!

Finalmente, dopo tanti alti e bassi, eccoci. Il giorno 18 Maggio 2015 il Consiglio di Stato ha decretato in maniera finale e definitiva che il progetto non s’ha da fare. Ci sono rischi di danni insostenibili per la collettività locale a causa dei rischi di subsidenza e occorre invocare il principio di precauzione. Il progetto dello sfruttamento di gas a Bomba è insostenibile.

Non ci sono più “tuttapposti”. Fine. Bomba ha vinto!

Ecco, da oggi in poi nessuno potrà dire che a Bomba non succede niente. E’ successo che 880 persone di un paese minuscolo dell’Abruzzo hanno rimandato a casa una multinazionale del petrolio. Chapeau.
Leggi l'articolo originale sul fatto quotidiano.

sabato 9 maggio 2015

Scontro Sindaci sul progetto Mensano - Geotermia Toscana News

Patto sindaci sul progetto Mensano Geotermia
 Un patto tra i sindaci di Casole d'Elsa, Radicondoli, San Gimignano, Colle di Val d'Elsa, Volterra e Castelnuovo Val di Cecina proposto dal sindaco casolese Piero Pii per ciò che riguarda l'alternativa alla geotermia con il cosiddetto “Distretto Cecina”. Un proposta che arriva sui tavoli della Regione Toscana in alternativa al progetto geotermico di Mensano della società Magma Energy sullo sviluppo industriale delle aree interessate. Proposta riportata qualche giorno fa sulle colonne locali de La Nazione e che sottolineava l'unità di intenta dei sopracitati Comuni, con la presa di posizione del sindaco di Casole d'Elsa Piero Pii: “E' un piano alternativo a quello della geotermia industriale, per un territorio, come quello dei nostri Comuni, fortemente antropizzato e con caratteristiche di unicità legate ad un intreccio mirabile, sviluppatosi nei secoli, fra ambiente, paesaggio, agricoltura e turismo sostenibile, pensando così ad una strada che abbia un piano urbanistico coordinato, un'opzione, prioritaria, per un'area di completo vincolo ambientale e l'obiettivo di recuperare l'enorme patrimonio edilizio antico”. Non solo: tra le cose messe in chiaro dallo stesso Piero Pii anche il rigetto definitivo e irrevocabile da parte del Distretto Cecina del progetto industriale di Magma Energy, per il devastante impatto che avrebbe su un territorio che tanto ha già dato alla geotermia. Ma ciò che sembrava una voce spinta con forza dagli altri Comuni, si è rivelata in realtà una forzatura da parte dello stesso primo cittadino di Casole, perché qualche ora dopo i sindaci di Radicondoli Emiliano Bravi e di San Gimignano Giacomo Bassi hanno risposto, sempre sulle colonne dell'edizione locale del quotidiano, dissociandosi completamente dalla asserzioni del collega valdelsano. “Le due amministrazioni comunali avevano dato il patrocinio al convegno 'Economia del territorio e geotermia' con l'intento di sostenere un'occasione di dibattito nella quale si sarebbero confrontate opinioni diverse e non certo per creare una situazione di contrapposizione fra progetti”, è il primo appunto che Bassi e Bravi fanno a Pii. Per poi proseguire: “Le conclusioni che trae Pii sono frutto della sua posizione sul tema e non riflettono quello che invece noi pensiamo: e cioè che sviluppo turistico, agricoltura di qualità, rispetto e tutela del paesaggio e dell'ambiente non sono incompatibili con progetti di gestione oculata e virtuosa della risorsa geotermica”.
Fonte: http://www.quinewsvaldelsa.it/geotermia-e-scontro-tra-sindaci.htm

martedì 5 maggio 2015

Legambiente - Pisa scopre le bellezze di Montecastelli Pisano

Sabato 02 Maggio 2015 il comitato "Montecastelli Viva" ha accolto una rappresentanza di "Legambiente-Pisa" per un sopralluogo del borgo medievale.
E' stata l'occasione per condividere la bellezza del paesaggio e quella delle strutture architettoniche medievali, ma anche per apprezzare i frutti dei recenti investimenti pubblici (per il Museo della Civiltà Contadina) e privati (per la Sala della Musica).
Non solo: l'incontro è stata anche l'occasione di un confronto sulla possibilità che nel territorio vengano realizzati pozzi geotermici per la realizzazione di nuovi impianti. Con l'auspicio che questo possa essere l'inizio di una collaborativa attività di promozione e tutela della qualità del territorio, ringraziamo quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell'evento.
Paesaggio da Montecastelli - incontro Legambiente
Paesaggio da Montecastelli - incontro Legambiente
Museo della cività contadina
Museo della cività contadina

Chiesa Montecastelli Pisano
Chiesa Montecastelli Pisano
Particolare della Sala della Musica
Particolare della Sala della Musica

giovedì 30 aprile 2015

Guida su come devolvere il cinque per mille a Montecastelli Viva Onlus

Devolvi a Montecastelli Viva il tuo 5X1000


vCon il tuo 5x1000 alla onlus Montecastelli Viva puoi aiutarci a tutelare e difendere il territorio di Montecastelli Pisano dal tentativo di industrializzazione forzata di quest’area rurale votata ad un turismo ecosostenibile e ad un’agricoltura ecocompatibile.

Basta inserire il nostro codice fiscale - 90056720502 - e la tua firma nella dichiarazione dei redditi.


Come destinare il tuo 5 per mille a Montecastelli Viva


Nel tuo modulo per la dichiarazione dei redditi:
1. Metti la tua firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale...”
2. Inserisci nello spazio “codice fiscale del beneficiario” il codice fiscale di Montecastelli Viva: 90056720502.


Puoi trovare informazioni dettagliate sulle nostre iniziative leggendo il resoconto delle attività finora svolte e quelle in programma.

Per maggiori informazioni scrivici a: montecastelli.viva@gmail.com

venerdì 17 aprile 2015

Il futuro della nuova geotermia in Toscana lo decideranno il Governo e la corte costituzionale

La risoluzione approvata in Commissione
alla Camera il 15 Aprile 2015


Mercoledì 15 Aprile 2015 il Governo ha approvato una risoluzione all'unanimità della commissioni riunite VIII Ambiente e X Attività Produttive della Camera. Entro sei mesi da questa data dovrà decidere in quali zone del Paese sorgeranno le varie tipologie di impianti geotermici, identificando le aree potenzialmente sfruttabili ed emanare linee guida che individuino nell'ambito delle aree idonee anche i criteri generali di valutazione, finalizzati allo sfruttamento in sicurezza della risorsa.
Criteri che anche la Regione Toscana si era impegnata a definire nei sei mesi di stop e che ora diventano indispensabili.

La risoluzione approvata in Commissione alla Camera parla di tutela dell'ambiente ed incentivi allo sviluppo e delinea anche un possibile iter da seguire. Da un lato rivede quasi completamente i 4 documenti presentati in precedenza dove questa fonte veniva anche classificata come non rinnovabile, definendola, invece, un elemento importante per la green economy e un sostegno significativo per sviluppare politiche low carbon. Si parla di “importanza e rilevanza strategica della geotermia”, il cui lo “sviluppo corretto porta con se non solo benefici ambientali, contribuendo in maniera importante alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma offre anche importanti occasioni per la creazione di nuovi posti di lavoro”. Un punto di partenza positivo, dunque, per i territori geotermici. Ma la partita non si gioca solo qui.
La risoluzione sottolinea anche che l'Italia, per le sue caratteristiche morfologiche, ha risorse geotermiche importanti e poco sfruttate. E ancora: i campi geotermici ad alta entalpia, per il cui sfruttamento disponiamo di una tecnologia matura, e il cui utilizzo per la produzione di energia geotermoelettrica è oggi possibile a costi competitivi con le altre fonti energetiche, si trovano nella fascia preappenninica, tra Toscana, Lazio e Campania, in Sicilia e Sardegna così come nelle isole vulcaniche del Tirreno. La geotermia, dunque, sconfinerà le aree tradizionali, ma bisognerà decidere dove e come. Sembrano delinearsi, dunque, vari step: prima l'individuazione delle zone, poi le linee guida, dopo il rilascio di “tutte le autorizzazioni per i progetti di impianti geotermici, comprese quelle relative ai procedimenti in corso, nel rispetto delle prescrizioni”, fino alla “fase prerealizzativa” degli impianti per cui si parla di “un pieno coinvolgimento delle amministrazioni e delle popolazioni locali nel processo decisionale, favorendo l'eventuale applicazione del principio di precauzione”.

Brutte notizie: riduzione tempi delle autorizzazioni
per impianti a bassa entalpia


Ma non è tutto. Perchè la risoluzione impegna il governo anche “a ridurre i tempi procedimentali per le autorizzazioni, al fine di consentire lo sviluppo delle attività finalizzate all'utilizzo di nuove tecnologie per lo sfruttamento della risorsa geotermica, ad esclusivo onere finanziario dei privati”. Sembra che si punti, dunque, su una geotermia nuova, compresa quella a bassa entalpia che viene riferita ad impianti che sfruttano il calore a piccole profondità per i quali favorire lo sviluppo e la diffusione. Si chiede che siano rivisti anche gli incentivi attualmente “garantiti al geotermico, in quanto fonte rinnovabile, al fine di sostenere maggiormente quelli a minore impatto ambientale”. La risoluzione impegna anche il governo ad assumere iniziative dirette ad armonizzare i diversi regimi di incentivazione attualmente vigenti per gli impianti geotermici pilota e quelli ad autorizzazione regionale utilizzanti le stesse tecnologie.

Corte costituzionale ed il futuro dei i sette comuni geotermici


Fino a non molti decenni fa l'enegia che deriva dal calore della terra era esclusivo appannaggio dei soffioni di Larderello e dei geyser nell'isola islandese.
In Toscana sono 7 i Comuni geotermici dell'area cosiddetta tradizionale, primi tra tutti in provincia di Pisa, per numero di potenza attualmente istallata, Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina. Territori dove la geotermia viene sfruttata da oltre un secolo per produrre elettricità (a Larderello è stato realizzato il primo impianto al mondo) ma anche per altri usi indiretti, e dove rappresenta uno, se non l'unico almeno nel recente passato, dei settori economici trainanti per l'economia del territorio.
Un territorio però anche interessato, come altri in Italia, dalle concessioni ministeriali e regionali per lo sviluppo della nuova geotermia, con il rilascio di permessi di ricerca arrivati dopo la liberalizzazione del mercato. Permessi regionali che la Toscana ha fortunatamente congelato con la moratoria approvata a febbraio, impugnata però dal Consiglio dei Ministri e sulla quale deciderà la Corte Costituzionale.

Controlli ambientali e polizza fidejussoria per i danni causati


La risoluzione fissa gli impegni del Governo sull'ambiente che dovranno tenere “conto delle implicazioni che l'attività geotermica comporta relativamente al bilancio idrologico complessivo, al rischio di inquinamento delle falde, alla qualità dell'aria, all'induzione di micro sismicità”. Una attenzione all'ambiente di cui il governo dovrà tenere conto nell'emanazione delle linee guida che dovranno arrivare dai Ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ma anche in fase di valutazione di impatto ambientale (Via). Sempre in tema di tutela ambientale, la risoluzione prevede iniziative normative affinché per gli impianti già a regime e per quelli che eventualmente verranno realizzati sia previsto (pena la sospensione della concessione) un sistema di controlli ambientali effettuati dalla competente Agenzia Regionale per la Protezione ambientale, a spese del concessionario. I parlamentari chiedono anche che il rilascio delle autorizzazioni sia subordinato alla stipula di una polizza fidejussoria a garanzia di eventuali danni all'ambiente, alla salute pubblica e alle attività produttive circostanti.
Su quinewsvolterra  potete trovare l'articolo originale.



sabato 11 aprile 2015

Il pericolo degli impianti pilota nella Geotermia in Toscana

Pericolo centrali geotermiche pilota
Sono dieci le centrali pilota in Italia che producono quantità risibili ma legate a un giro di 5 miliardi l’anno di incentivi. In ballo, i soliti noti. Nell’affare si ritrovano Sorgenia, Saras o Gruppo Maccaferri, ma emergono anche strutture con sede in Liechtenstein.
Gli impianti: dove sono e di chi sono: fino a cinque anni fa, le uniche centrali geotermiche in Italia appartenevano all’Enel, in Toscana, sul monte Amiata e a Lardarello . Poi gli incentivi statali hanno cominciato a spostare su questa tecnologia l’interesse di parecchi imprenditori, basta pensare che gli impianti pilota ricevono un incentivo pari a cinque volte il costo dell’energia realmente prodotta, consideranto anche che il mercato di altre rinnovabili  ad esempio il fotovoltaico è ormai saturo. Secondo i dati del ministero dello Sviluppo economico (Mise) più di cento aziende hanno chiesto di poter scavare per cercare fonti geotermiche o per creare centrali. Dal 2010, il settore è stato liberalizzato e oggi, per le aziende, ci sono due tipi di permessi.
Il primo: le autorizzazioni delle Regioni per la cosiddetta geotermia tradizionale, che ha tre fasi di ricerca e tre diversi permessi prima di arrivare al rilascio della Valutazione di impatto ambientale (Via). I costi sono alti, gli investimenti pari a decine di milioni di euro.
Il secondo: l’autorizzazione per le dieci centrali di geotermia pilota previste dal governo per una produzione totale di 50 Megawatt. È il jack-pot: basta un’unica autorizzazione, concessa da Mise e ministero dell’Ambiente d’intesa con la regione, e via con la centrale.
Nell’elenco di chi ha chiesto o già strappato una concessione ci sono nomi ricorrenti e, spesso, sanno di centrosinistra: c’è Sorgenia fondata dalla Cir dei De Benedetti e ora in mano alle banche; Exergy del gruppo Maccaferri, un paio di controllate della Graziella Green Power dell’imprenditore aretino Gianni Gori (una delle quali diretta dall’ex sottosegretario all’Agricoltura dei Verdi Stefano Boco). Ci sono gli italo-canadesi di K.R. Energy e pure Saras della famiglia Moratti.

Il Wwf negli ultimi anni ne ha preso le distanze: “Tutto può essere fatto più o meno bene –spiega Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf e, in generale, non siamo contrari alla geotermia. Non capiamo però perché sia stato considerato un settore strategico. Saltare passaggi e ignorare l’opposizione delle Regioni non è sicuramente un buon modo per stabilire un dialogo con i cittadini”.
Finora solo la Toscana ha bloccato i 38 permessi già concessi con una moratoria di sei mesi che ha fatto arrabbiare le imprese coinvolte e i fan della geotermia. A spingere il governatore Enrico Rossi a questa decisione sono tre elementi: la regione non ha bisogno di altra energia elettrica; le proteste di sindaci e cittadini e comitati territoriali, le imminenti elezioni regionali. Dopo il 31 maggio, insomma, si vedrà.
Scarica l'intero articolo del Fatto Quotidiano.

lunedì 30 marzo 2015

Resoconto attività svolta dal Comitato Montecastelli Viva Onlus

Incontri

Una delegazione del Consiglio Direttivo ha recentemente incontrato il Sindaco Ferrini, con cui si è instaurato un rapporto costruttivo. Qui di seguito leggerete il resoconto dell’incontro avvenuto presso l’ufficio del Sindaco in data 18/03.

Resoconto incontro con Sindaco Ferrini

In data 18/03 una delegazione del consiglio direttivo si reca presso il Comune di Castelnuovo di val di Cecina per un appuntamento con il Sindaco. Premeva al Consiglio avere delucidazioni sui seguenti argomenti:
- invio da parte dell'amministrazione del parere sul progetto x men1  e men2 alla regione nell'ambito della procedura di via
- intervento del sindaco al convegno su geotermia e territorio in programma per il 20/03 a colle
- modalità per un possibile contatto con il presidente rossi
- reperimento e installazione di una bacheca in paese
- organizzazione incontro Castelnuovo
- reperimento fondi pro attività comitato
L'incontro è durato circa due ore e si è svolto nei toni della massima cordialità e disponibilità da parte di tutti. Erano presenti i consiglieri Amodeo, Moni, Bosio, Bacci, Mezzedimi, il Sindaco Ferrini e il Capo di Gabinetto Grassi-nardi.
A proposito della scadenza per il parere richiesto dalla procedura di VIA per la realizzazione dei pozzi Men1 e Men2, Ferrini riferisce di aver incontrato il funzionario della Regione responsabile della procedura e di aver avuto conferma dello slittamento della scadenza per la presentazione per effetto della moratoria. Il Sindaco nuovamente conferma che, al di là dei termini tecnici di presentazione, il parere dell'amministrazione sul progetto sarà NEGATIVO.
Dietro richiesta dei consiglieri, Ferrini e Grassinardi suggeriscono di cercare un contatto con  il Presidente Rossi attraverso il suo Capo di Gabinetto, Ledo Gori. La richiesta di un incontro è partita e siamo in attesa di una risposta.

A proposito di eventuali fondi da destinare alle attività del comitato, Ferrini si dichiara senz'altro intenzionato a cercare una via di contribuzione da parte dell'amministrazione.
A proposito della bacheca, Ferrini dichiara che in un primo momento cercherà di reperire un manufatto idoneo (per stile e caratteristiche) tra quelli in disponibilità del Comune. In caso questo non sia individuabile tra gli oggetti in magazzino, si impegna a cercare quanto prima una soluzione alternativa.
A proposito dell'evento che il comitato si accinge ad organizzare a Castelnuovo in collaborazione con le associazioni locali, Ferrini e Grassi-Nardi dichiarano la loro piena disponibilità a partecipare all'incontro ed a mettere a disposizione il centro ploifunzionale la Pista come sede dell'evento.
A proposito dell'incontro di Colle val d’Elsa, il Sindaco riferisce che a lui è demandato l'incarico dell'intervento conclusivo.

Programmeremo a breve una passeggiata attraverso i più bei luoghi circostanti Montecastelli insieme a Legambiente. Vi daremo appena possibile maggiori informazioni.

E’  stato chiesto da parte di Magma Energy Italia un incontro con il Consiglio del Comitato per discutere la situazione che ci riguarda. Abbiamo accettato il colloquio che avverrà in data ancora da stabilire.

Si è svolto un sopralluogo da parte della Dott.ssa Sorge (funzionario soprintendenza ai beni artistici ed archeologici di pisa) presso quello che appare come un probabile sito archeologico posto nelle immediate vicinanze del percorso della conduttura di collegamento fra i pozzi men1 e men2. Per il momento, le indagini della funzionaria sono in corso.

Situazione Finanziaria

Abbiamo raccolto fondi attraverso le donazioni diffuse di molte persone che hanno contribuito, per la comune lotta, per quanto era loro possibile e di questo ringraziamo  tutti. Ci sono state  anche donazioni molto consistenti da parte di alcune persone che hanno contribuito con cifre importanti, così come sono stati donati ben E 2.000,00 dal Comitato IGT Montecastelli. Grazie a queste somme, unite alle donazioni e alla quota annuale di iscrizione al Comitato (E 10,00 a persona) siamo riusciti a fare fronte al pagamento della parcella della geologa che ci ha assistito per la compilazione delle osservazioni con scadenza 3 febbraio 2015. Abbiamo al momento in cassa E 667,00.

Dovremo raccogliere altri fondi per le attività da portare avanti e ci accingiamo ad organizzare, con l’aiuto di tutti, una festa nel periodo estivo. A questo scopo dovremo a breve fare una riunione pubblica in cui definire meglio i dettagli dell’iniziativa.

Attività di sensibilizzazione

Abbiamo redatto una lettera di appello indirizzata al Presidente Rossi per sensibilizzarlo sulla nostra situazione alla quale abbiamo accluso le firme raccolte con la petizione. Far presente al Presidente le nostre posizioni e convincerlo della assoluta assurdità dei progetti industriali che riguardano la zona è importante non solo per ottenere un ripensamento da parte della regione sulla politica geotermica, ma anche perché il parere della regione ha un notevole peso sulla decisione del governo centrale che dovrebbe autorizzare la costruzione della cosiddetta centrale “pilota” nelle immediate vicinanze di Montecastelli.

Stiamo organizzando insieme ad alcune associazioni di Castelnuovo un incontro informativo per la popolazione, con la partecipazione del Sindaco Ferrini, a proposito dei progetti che interessano la nostra area. L’incontro dovrebbe tenersi alla “Pista” nel mese di Aprile.

Grazie  a tutti per la collaborazione!!

Comitato Montecastelli Viva Onlus

sabato 28 marzo 2015

Comitati ribadiscono il 'NO' alla geotermia del progetto Magma

Venerdì 20 Marzo 2015 a Colle Val D'elsa nel palazzo sede del Centro Ricerca Energia Ambiente si è svolto il convegno Economia del territorio e geotermia.
convegno economia geotermia e territorio

Il direttore Alessandro Donati, aprendo i lavori, ha espresso parole di benvenuto di fronte ad una platea di circa 200 persone. Prima dei numerosi interventi, hanno portato i loro saluti istituzionali Fabio Berti, assessore del Comune di Colle ed il collega di Volterra Paolo Moschi che ha parlato anche dell’interesse per la creazione di un “Distretto ad alta qualità di vita”.
LA PROPOSTA DI PII. Secondo il resoconto di Dario Conte, presidente dell'associazione CasoleNostra e moderatore dell’incontro, "l’intervento del sindaco di Casole Piero Pii, in sintonia con i sindaci di Castelnuovo Val di Cecina, Colle Val d’Elsa, Radicondoli, San Gimignano e Volterra aderenti al convegno, ha illustrato che la finalità dell'appuntamento era quella di proporre alla Regione Toscana un piano alternativo a quello della geotermia industriale per un territorio, come quello dei sei Comuni aderenti, fortemente antropizzato e con caratteristiche di unicità legate ad un intreccio sviluppatosi nei secoli fra ambiente, paesaggio, agricoltura e turismo sostenibile".
"Pii- si legge nel resoconto dell'evento dei Difensori della Toscana - ha prospettato diverse possibilità: la creazione di un Distretto Cecina con un piano urbanistico coordinato, con opzione prioritaria per un’Area di completo vincolo ambientale e con l’obiettivo di recupero del patrimonio edilizio secolare; l’iniziativa per l’inserimento del Distretto Cecina fra i siti Patrimonio UNESCO; la forte espansione della componente turistico-alberghiera ed agricola nell’area casolese con notevole espansione occupazionale". Il sindaco di casole, prosegue la nota, ha prospettato "il rigetto definitivo e irrevocabile da parte del Distretto Cecina del progetto geotermico industriale di Magma Energy per l'impatto che questo avrebbe su un territorio che tanto ha già dato alla geotermia e che ha chiaramente imboccato ben altre strade per uno sviluppo armonico a beneficio delle popolazioni locali ed in questo senso ha fortemente caldeggiato la partecipazione di CREA e COSVIG ai lavori".

IL PROGETTO DI MAGMA
. Progetto, quello di Magma che riguarda i territori di Casole d'Elsa e Castelnuovo Val di Cecina e al convegno è intervenuto anche Fausto Batini amministratore delegato di Magma Energy. Ha presentato i dati relativi alle centrali a ciclo binario con totale reimmissione dei liquidi e zero emissioni atmosferiche e citato gli impianti similari già presenti in Paesi stranieri in aree non antropizzate. "Con ciò ha confermato - si legge nella nota del Comitato Difensori della Toscana - che Magma Energy non ha mai realizzato impianti in Italia e non ha fornito alcun dato sull’impatto ambientale degli stessi". "Ha ribadito i dati sui livelli occupazionali indicando in circa 200 il numero di addetti per la realizzazione di una centrale - proseguono - si tratta di addetti temporanei perché lo stesso Batini ha indicato in 20 elementi l’organico per la gestione di una centrale realizzata e in 8-10 elementi l’attuale organico tecnico-amministrativo di Magma Energy". "Nessun dato è stato fornito sul valore economico dell’indotto - si legge ancora - i paesaggi del Distretto del Cecina verrebbero profondamente deturpati proprio dall’inserimento di una o più Centrali". "Alle critiche circostanziate dei Relatori precedenti - prosegue la nota del comitato - l’amministratore delegato della Magma ha replicato in maniera dura ribadendo l’esistenza di un contratto già firmato dalla Regione Toscana e quindi a suo dire vincolante, con ciò chiudendo la porta ad ogni trattativa o ad una riconsiderazione del progetto industriale".

LE ASSOCIAZIONI. Dario Conte presidente di CasoleNostra nel suo intervento ha sottolineato che "la scelta del termine 'gestione' è voluta, dato che non solo di 'difesa' del territorio si tratta, ma di vero e proprio progetto da delineare nel corso della moratoria semestrale deliberata dalla Regione Toscana e finalizzato ad un’economia diversa dal brutale sfruttamento dell’ambiente e basata sull’identificazione delle caratteristiche su cui puntare per uno sviluppo sostenibile". Conte ha ringraziato le Istituzioni presenti e sottolineando che "la crescita di consapevolezza delle popolazioni locali nei confronti dei temi trattati rappresenta un risultato straordinario degli sforzi dei volontari del Comitato Difensori della Toscana, di CasoleNostra e dell’Eco Museo Borgo La Selva a livello locale e, a quello Nazionale, del FAI, di ItaliaNostra, del WWF e della Rete del NO alla Geotermia Inquinante Speculativa".

GEOTERMIA E INQUINAMENTO. Andrea Borgia ha delineato "gli allarmanti aspetti di inquinamento (non chiariti dai Produttori) legati allo sfruttamento geotermico sul Monte Amiata". "Ha anche auspicato - prosegue la nota - una chiusura delle centrali stesse con una lunga pausa di riflessione sugli aspetti negativi della geotermia e sulla necessità di un reale ed efficace controllo degli agenti inquinanti sia a livello atmosferico (con ricadute negative sulle produzione agricole, specie viti vinicole) che delle falde acquifere (quest’ultimo largamente comprovato)".
Scilla Sonnino, ecologa, ha esaminato" gli aspetti fortemente negativi della geotermia industriale sulla fauna dell’Area del Cecina, formulando un forte invito ad un ripensamento sugli impianti stessi che altererebbero in maniera irreversibile l’integrità del territorio, riducendo fortemente l’unicità dell’area e interrompendo quell’interscambio fra aree che è alla base della migrazione degli animali".

LA PROPOSTA ALLA REGIONE. Roberto D’Autilia, ha sintetizzato  il convegno "individuando alcune linee di studio per presentare una proposta alla Regione Toscana al termine della moratoria". In particolare - si legge nella nota stampa - ha individuato: il calcolo comparato dell’efficienza energetica di una rete di piccoli impianti e di un sistema di grandi impianti; la realizzazione di smart grid per ottimizzare le reti; la concentrazioni di impianti nella stessa; l’analisi degli scambi di energia con l’estero per una progettazione energetica europea; la contabilizzazione del risparmio energetico nel burden sharing; incentivi ai Prosumer (produttori – consumatori); valutazione integrata e complessiva dei progetti; metodologia esatta per la V.I.A; valutazione di Impatto Economico".

domenica 15 marzo 2015

Convegno per l’interazione tra Piano Energetico Regionale Piano Paesaggistico e le attività economiche nelle aree geotermiche

Venerdì 20 Marzo 2015 alle ore 15:00 a Colle Val D'Elsa si svolgerà il convegno  per l’interazione  tra  il  Piano Energetico  Regionale,  il  Piano  Paesaggistico  e  le  attività economiche nelle aree geotermiche.

Interverranno Alberto Ferrini e Fausto Batini
Qui trovate il programma definitivo del convegno che si terrà a Colle Val d'Elsa il prossimo venerdì 20 marzo. Gli interventi previsti sono molti e gli argomenti sono di primaria importanza per il nostro territorio, dunque preghiamo tutti coloro che hanno la possibilità, di partecipare all'evento.
Il Sindaco Ferrini ha confermato la sua presenza e a lui è affidata la conclusione dell'incontro. Saranno presenti anche altri esponenti politici e dunque sarà una buona occasione per far presenti le nostre preoccupazioni e perplessità sui progetti di industrializzazione che riguardano la nostra bellissima campagna.



venerdì 13 marzo 2015

SOS per il piano paesaggistico - il futuro della Toscana?

Il Piano Paesaggistico elaborato dalla Regione Toscana dà anche delle indicazioni sul territorio dell'alta Val di Cecina e di Larderello. Secondo l'analisi fatta dagli esperti coordinati dalla Marson il territorio toscano industrializzato dall'attività geotermica è arrivato ad un punto di equilibrio e non deve essere ulteriormente espanso. Quindi gli emendamenti che limitano o stravolgono questo piano possono riguardare anche le nostre zone.
Riportiamo qui di seguito l'articolo scritto su repubblica da Tommaso Montanari:

"Queste ore convulse vedono la lenta, ma apparentemente inesorabile, morte del Piano Paesaggistico della Toscana.

Oggi i voti della commissione consiliare hanno stravolto le schede d'ambito del Piano: le parti del piano che 'parlano' ai Comuni e ai loro strumenti di pianificazione attraverso descrizioni, comprensive di valori e criticità, indirizzi, obiettivi di qualità e direttive: la parte che Enrico Rossi aveva provato a salvare dal maxiemendamento iniziale del Pd. Tutto questo è avvenuto col sistematico voto Forza Italia - Pd: un Patto del Nazareno contro il paesaggio toscano.

L'esito complessivo degli emendamenti presentati sarà chiaro solo nei prossimi giorni (la commissione è stata riconvocata giovedì e venerdì, dunque il piano non andrà in aula dopodomani), ma alcuni punto sono già tragicamente chiari.

Le tre schede che riguardano le Alpi Apuane sono state stravolte fin dalla descrizione sintetica iniziale del profilo di ciascun ambito, reso omogeneo (Lunigiana eguale alla Versilia, e alla Garfagnana) con la ripetizione di un testo 'precotto' che sostituisce interamente i testi originali, esaltando l'attività di cava come unico tratto significativo del paesaggio di questi territori (da Zeri, a Pontremoli, da Forte dei Marmi a Viareggio, e così via). Ecco un esempio inquietante dei nuovi testi-tipo: «L'ambito apuano...è interessato da alcuni siti estrattivi... In tali siti, le attività di coltivazione sono svolte in base ad autorizzazioni che compendiano, da oltre 30 anni, valutazioni di compatibilità ambientale e paesaggistica, emesse dagli enti competenti...Prendere coscienza del valore identitario delle cave di marmo è un'operazione necessaria, volta a riconoscere l'importanza storica e artistica di questi luoghi dai quali i grandi artisti hanno tratto materia prima per le loro opere. D'altro canto il marmo è uno dei biglietti da visita della Toscana nel mondo».

E le modifiche non si sono limitate alle descrizioni, ma hanno interessato la descrizione delle criticità, nonché gli indirizzi, gli obiettivi e le direttive.

Sempre il PD ha fatto cancellare una serie di direttive finalizzate a salvaguardare ciò che resta della piana di Lucca, con particolare riferimento al sistema delle Corti lucchesi e alle relazioni tra queste, il centro storico e i beni architettonici presenti nel territorio.

Conseguentemente via libera a nuovi consumi di territorio agricolo: (dove il Piano si proponeva invece di evitarlo o limitarlo); via libera alle nuove espansioni che compromettono la leggibilità dei centri di crinale, via libera alle nuove espansioni lungo l'Arno, addirittura via libera alle discariche ed infrastrutturazioni edilizie nelle balze e nei calanchi del Valdarno.

E ovunque il Piano prevedesse di "evitare" o "limitare" i fenomeni di espansione dei centri, di frammentazione del territorio rurale, di saldatura delle urbanizzazioni, il testo è stato castrato sostituendo quei verbi con versioni inerti come "contenere" o "armonizzare".

Così i nuovi processi di artificializzazione della costa, delle dune, delle aree umide non vanno più evitate ma solo "contenute".

E via libera anche a nuove "piattaforme turistico-ricettive" sulla costa tra San Vincenzo e Follonica, nonché all'Elba: dove questi insediamenti erano invece segnalati come un modello da non ripetere.

Così sfigurata, la parte del Piano che si proponeva – senza prescrizioni ma soltanto con un quadro conoscitivo estremamente approfondito – con indirizzi e direttive, di 'qualificare' maggiormente la pianificazione locale perde gran parte della sua legittimità tecnico-scientifica, oltre alla sua efficacia normativa.

Paradossalmente il Piano che uscirà da questi emendamenti sarà un piano basato più sui vincoli del Ministero per i Beni culturali che sulla capacità della Toscana di darsi strumenti per un buon governo del territorio e del paesaggio.

È la vittoria della linea Renzi-Lupi-Pd toscano sul Piano Marson-Rossi? Sembra proprio di sì.

L'unico a poter ribaltare la situazione  – in extremis, e ormai direttamente in Consiglio – sarebbe proprio Enrico Rossi.

Ma vorrà e potrà farlo? "

Guarda l'articolo originale su repubblica.it

mercoledì 4 marzo 2015

Assemblea Straordinaria del 1 marzo 2015 - Resoconto attività svolte dal comitato

Comitato Montecastelli Viva onlus

Assemblea Straordinaria del 1 marzo 2015 

Ordine del Giorno:

  • Lettura ed approvazione del Verbale della seduta precedente (29/12/2014)
  • Rendicontazione delle attività svolte fino ad oggi
  • Formalizzazione adesioni nuovo promotori
  • Varie ed eventuali

RENDICONTO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE

Il Consiglio Direttivo, composto da undici persone,  ha iniziato a lavorare a partire dal 02 gennaio 2015. Le cariche consiliari risultano così distribuite:
Presidente: Mezzedimi Chiara
Vice-Presidente: Bonhoffer Philipp
Segretario: Montagnani Katiuscia
Tesoriere: Moni Antonio
Consiglieri: Amodeo Matteo, Bacci Claudio, Bosio Margherita, Carli Tamara, Martignoni Giovan Pasquino,  Patricolo Alessandra, Zuccaro Nicolò

Osservazioni a Progetti Magma

La prima urgenza da affrontare è stata quella della presentazione delle osservazioni, nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale (VIA), al progetto di Mama Energy Italia per la realizzazione dei pozzi profondi Men1 e Men2 e relative opere di collegamento, con scadenza 03 febbraio 2015. Per la compilazione di osservazioni competenti e opportunamente circostanziate ci siamo rivolti ad una geologa indicataci dal Comitato Difensori della Toscana (Casole d’Elsa) che ha fornito una relazione dettagliata ed esauriente da presentare in Regione. Abbiamo consegnato la relazione a firme congiunte di Montecastelli Viva, Comitato Difensori della Toscana e Casole Nostra. I Comitati che hanno posto la firma insieme alla nostra si sono con noi assunti l’oneredella parcella della professionista.  Con l’aiuto del comitato di Casole e di moltissimi cittadini siamo riusciti a consegnare 111 osservazioni. Successivamente, a  Magma è stato richiesto dalla Regione di integrare la documentazione presentata  con le prove sismiche a riflessione  sul territorio dell’intero progetto Mensano. E’ cominciata così la produzione di nuove osservazioni  per richiedere che le eventuali prove sismiche vengano sottoposte a Valutazione di Impatto Ambientale. Questa nuova serie di osservazioni ha comportato una ulteriore consulenza da parte della geologa, consegnata alla Regione di nuovo a firme congiunte di Montecastelli Viva, Comitato Difensori della Toscana e Casole Nostra,  ma stavolta pagate dai comitati di Casole.  Abbiamo consegnato all’ufficio della Regione ben 154 osservazioni in cartaceo compilate, di nuovo, con l’aiuto di tutti i comitati e dei cittadini.

Consulenza legale

Per orientarci nel campo degli aspetti legali della questione, abbiamo cercato contatti con alcuni avvocati amministrati visti di diverse città. Dopo una fase iniziale di consultazioni informali per la compilazione delle osservazioni e dell’iter amministrativo che ci riguarda, stiamo per affrontare la possibilità di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per cui si renderebbe indispensabile l’assistenza di uno studio legale.  Siamo ancora in attesa di alcuni preventivi di spesa per decidere un eventuale incarico. A seguito della moratoria approvata l’11 febbraio scorso,  è previsto uno slittamento di sei mesi di qualsiasi provvedimento della Regione in ambito geotermico (ovvero una sospensione di tutte le autorizzazioni non ancora perfezionate, mentre niente cambia per tutte quelle già concesse). Tutti gli studi legali consultati sono stati unanimi nel sostenere che qualsiasi azione sarebbe possibile solo dopo che la Regione avesse emanato un qualche provvedimento e, in ogni caso, che le eventuali azioni avrebbero maggiore efficacia nel caso in cui fossero intraprese dai privati cittadini che vedono lesi e danneggiati i propri diritti ed  interessi . In questo caso il Comitato potrebbe efficacemente essere di supporto a chi intraprendesse un simile passo. Ci è stato inoltre precisato che le spese legali derivanti da eventuali azioni, sarebbero divisibili tra i vari danneggiati che decidessero di agire tramite uno stesso legale.

Organizzazione eventi

In collaborazione con Rete NoGESI  (Rete Nazionale No Geotermia Elettrica Speculativa e Inquinante) il Comitato ha organizzato in data 1 febbraio un Convegno sul tema “Geotermia e Territorio” con l’intervento di esponenti delle amministrazioni locali e di esponenti della comunità scientifica. A seguire dell’evento, è stato offerto un buffet a base di specialità locali offerte dai produttori della zona.

Comunicazione:

Abbiamo fin da subito sentito l’esigenza di una corretta ed affidabile informazione e comunicazione sia interna che esterna. A questo scopo, seppur con i tempi determinati da una serie di urgenze, abbiamo predisposto alcuni canali di comunicazione:
Mailing List abbiamo creato un indirizzo di posta elettronica del comitato ( montecastelli.viva@gmail.com)  e realizzato nel tempo una lista dei contatti dei promotori e dei simpatizzanti, che aggiorniamo continuamente. Spediamo attraverso questo indirizzo comunicati e notizie ufficiali.
Blog ( http://montecastelliviva.blogspot.it  ) è lo spazio internet attraverso il quale comunichiamo ufficialmente.  Questo supporto contiene anche un archivio di articoli, servizi giornalistici (televisivi e radiofonici) e un calendario degli eventi organizzati dal Comitato.
Facebook  (profilo Montecastelli Viva), curato da Nedda Grassi, che raccoglie e diffonde materiale utile alla nostra causa da varie fonti.
Attraverso questi canali diffondiamo periodicamente notizie sulle nostre attività.

Formalizzazione della nascita del comitato

 Abbiamo fin da subito avviato le pratiche burocratiche necessarie a registrare formalmente il comitato e solo successivamente ci è stato possibile aprire un conto corrente bancario. Abbiamo inoltre chiesto ed ottenuto l’iscrizione del  Comitato nell’Elenco Regionale delle Onlus. Questo ci consente un risparmio in termini fiscali e rende possibile l’iscrizione nell’elenco degli aventi diritto al  5xmille (salvo registrazione).

Rapporti con Enti esterni:

Amministrazione Comunale: abbiamo fin da subito cercato un contatto con il Sindaco Ferrini che ha concesso l’uso dei locali delle ex Scuole per le riunioni del Comitato. Per quanto riguarda le istanze dei cittadini portate avanti attraverso il Comitato sulle problematiche relative alle eventuali istallazioni industriali, il Sindaco si è mostrato estremamente preoccupato e sta valutando come potersi attivare in difesa del territorio e della popolazione.
Amministrazione Regionale: in data 15 gennaio il Consigliere Regionale PD Ivan Ferucci ha incontrato la popolazione di Montecastelli  presso la sala “L’orto Del Prete”.
Camera dei Deputati: in data 07 febbraio il Deputato PD Fedrico Gelli ha incontrato il Consiglio Direttivo di Montecastelli Viva e, apprese le notizie sulle due concessioni che incombono su Montecastelli, ha proceduto ad una interrogazione Parlamentare sull’argomento che ha avuto luogo in data 17/02.
Soprintendenza Beni Culturali e Archeologici: in data 11 febbraio si è verificato un sopralluogo nella zona di un funzionario della Soprintendenza ai Beni Archeologici che però non ha dato esiti conclusivi.
ENEL: in data 10 febbraio una rappresentanza del Consiglio Direttivo incontra il Dott. Montemaggi (Enel Green Power) per presentare le finalità di intervento del Comitato ed approfondire la reciproca conoscenza.
Abbiamo interessato alla nostra battaglia anche il Fondo Ambiente Italiano (FAI), sia a livello regionale che nazionale,  e Legambiente con la cui sezione Provinciale di Pisa si è avviato un primo contatto.
Petizione: la Petizione promossa dal Comitato fin dai primi giorni della sua esistenza ed indirizzata al Presidente Enrico Rossi, nella quale si chiede la tutela del territorio di Montecastelli, ha superato le 3.000 firme. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito firmando e promuovendo la petizione.

Relazione Finanziaria:

Il Comitato deve già affrontare spese importanti, quali la parcella della geologa (E 5.250,00) e le spese di registrazione (E 200,00). Sicuramente dovremo affrontare anche altre spese (altrettanto importanti) e per questo chiediamo la collaborazione economica di tutti (promotori e simpatizzanti) attraverso un contributo nella misura in cui a ciascuno è possibile. Tutte le donazioni possono essere recapitate al comitato direttamente in contanti, nelle occasioni pubbliche in cui si trova la cassetta per le donazioni, oppure inviando un versamento sul conto corrente intestato al Comitato Montecastelli Viva:

Iban: IT 73 N 01030 71110 000000599495
Swift/Bic:  PASCITM1PI8  (per bonifici internazionali)


Al momento della dichiarazione dei redditi, per la destinazione del 5x mille potrà essere inserito nell’apposito spazio il codice fiscal del Comitato:
CF: 90056720502

Ricordiamo che il Comitato è nato per volontà di una popolazione che si sente minacciata da progetti che mirano alla definitiva compromissione del territorio in cui vive e lavora molto duramente. E’ coordinato da un gruppo di persone che porta avanti le attività a puro titolo gratuito e che la continuazione delle attività medesime è legata al reperimento di fondi.

Progetti per il prossimo futuro:

Definizione rapporto con un legale
Implementazione contatti con istituzioni ed amministrazioni comunali, regionali e statali
Organizzazione eventi per promuovere le attività del Comitato
Organizzazione eventi per raccolta fondi
Implementazione mezzi per reperimento diffuso di fondi

Per ciò che concerne questo capitolo, preme ricordare che questo elenco è puramente indicativo e che altre idee e suggerimenti sono assolutamente benvenuti e bene accetti.